Un saluto

Metti un saluto

A te che leggi questo blog, di passaggio o con quotidianità, a te che credi o anche no, scrivi "un qualcosa" nei commenti, per esempio: il tuo nome o nickname, dove vivi, l'età, una frase, un saluto o quello che preferisci...

Esprimiti con un "messaggio"...

Un modo come un altro per interagire, per mandare un segnale, per dire "io ci sono"...

Il ringraziamento è anticipata Un saluto.

Foto

Foto
Le mie scritture

venerdì 8 aprile 2011

Poesie 10

Libero

Come  un  gabbiano vorrei planare 
sulla  vastità  del  mare 
farmi  coccolare  dalle  lievi  onde 
poi  in  su  negli  spazi  infiniti 
verso  la  libertà.

Dominare  un mondo senza le  regole, 
osservare  da l’alto  l’immensità  
del  creato,  
le  bellezze   delle   verdi  valli,
l’imponenza  delle  montagne, 
la  profondità  del  mare, 
la  bontà  degli  uomini 
la  malvagità  di  altri.

Vivere  con  poco  e la consapevolezza  
di  un  giorno  trascorso 
peregrinando  nel  cielo azzurro  
è  come  vivere un anno  
nell’oblio terreno.

Libero  senza  catene,
doveri 
imposizioni
imparare  a  sopravvivere
senza  l’appoggio  alcuno.

Amante  e  amico  dell’universo 
nel  celo infinito

Come 

Sublime  come l’amore  di  un  bimbo, 
l’acqua  di  un  ruscello, 
il  sorgere  del  sole, 
il  fruscio  del  vento.

Incantevole 
come  l’incedere  delle  stagioni.

Ammaliante 
come  la  primavera 
al  germogliare  dei  fiori.

Magica  come  l’estate 
con  il  calore  del sole.

Mesto  come l’autunno con i giorni grigi, 
uggiosi  e tristi.

Malinconico come  l’inverno 
intirizzito e  fumoso.

Seducente  come  l’anima  di  una  donna.

Mirabile  come  l’estasi  della  creazione.

Soave  come  te  mio  avvincente  amore.

Bellezze

Aver  sufficiente  intelletto 
per  vincere  battaglie.

Aver  sufficiente  fede  
per  vincere  le  guerre.

Sarete  capaci  di  peregrinar 
per  tutta  la  terra, 
ma  non  riscontrerete  in  alcun  punto 
la  veritiera  fede.

Essa  non  esiste  che  nel  vostro  cuore.

La  consuetudine  di  tutti  i  giorni  
ci  da  mazzo  
per  giocare  al  banale  svago, 
ma   la  società  imposta    ha  pretese 
del  gioco  l’inesorabile.

E’  certo  il mucchio  di  anomalie   
le  privazioni    della  vita  
la  cagione   che  la  nostra  aurora    
ci  è  estranea   
svanisce nell’ abbandono,
come  un’opera d'arte 
elusa a  balie    che  ingannano, 
sprofondando   in  un  incavo  infinito.

Cerca  di  discendere  perennemente 
te  stesso  cosi  un    riuscirai   
a  gridare  di  essere  stato 
l’ insuperabile.

Vivere

La  cosa  affascinante  della  vita 
saper  intendere   degli  altrui  i  pensieri,    
poi  fare  quello  che  ti  suggerisce   
il  cuore.
La  vita  è  come  uno  specchiarsi  nell’acqua  
cristallina   di un lago, 
ti  seduce, 
se  lo  guardi 
ti  allieta.
In nessun caso la  vita   ci  concede  quello  che bramiamo
nel  istante  che  si mostra  opportuno,
gli  eventi  non giungono 
ogni volta  al momento giusto.
Con  questo  modo di vivere  non  sarebbe possibile  proseguire
se  non  si  gettasse via
il  vissuto  al  passato, 
preservando  l’attuale  dal  suo  fardello. 
Il modo di vivere  profondo
è  unicamente  il  riflesso delle  brame  dei  sognatori.
 La   percezione  dell' insieme  
stupendo  in  arte  e   nell’opera di Dio  , 
rievoca  con   l’impeto  del  torrente  
l’immagine  di  chi  si  ama
Tuttavia  per  non  sentirci  soli   parliamoci, 
così  la  voce  della  mia  vita  
può  essere  percettibile  musica

Iacopo

Il  fatto  che  la  tua  giovinezza  
debba  divenire    estranea  
cadere  nell’oblio  come  un  tesoro sfuggito 
a  mani  che  oziano,  
dipende  dall’ imperfezione 
e  le  sofferenze  della  vita.
Crescere  per  poi  un  di  crollare
nel spasimo   per  una   pedestre  fatalità ,  
veder  sfuggire  la  tua  incolpevole  vita.    
Istanti indescrivibili,  
preghiere  infinite,
suppliche  angoscianti,  
pensieri  a  ritroso di una  breve   esistenza, 
noi  genitori indifesi
impotenti  con  il  tuo  destino.
Tu  combattente  inerme, 
ma  coraggioso guerriero,
sguainata  ai la  tua  daga,   
sconfitto  il  supplizio 
che  ti  straziava  le  membra,   
le  lancinanti  dolenze.
Giovane  coraggioso,  
orgoglio di  chi  ti  ama,    
l’avverso  destino  lasci
questa  ingrata  via 
selciata di sofferenze
per  un  sentiero  costeggiato  di  fiori
e ti  conduca  nel  tuo  mondo 
felice  e  gioioso.

Capire

Non  sappiamo  cosa  sia  vivere,   
potremo  mai  sapere  cos’è  la  morte?

Vivere  o  morire 
potrebbe  essere  la stessa  cosa,  
il  fatto  che  le  abbiamo  disgiunte  
potrebbe  essere  fonte 
di   immani  sofferenze,  
abbiamo  separato  la  morte 
trattandola  come  un  evento  che  si realizzerà   
alla  fine  della vita.

La  vita  è  apprendere   
ci  affanniamo  oltremodo per  imparare, 
quando cessa  ogni  smania  di  sapere 
c’è  ancora  qualcosa  che  la  mente 
non   è  riuscita  ad  afferrare.

Il  non  conosciuto  è  infinitamente 
più  grande  del  conosciuto, 
il  conosciuto  non  è  che  un’imbarcazione
in  mezzo  al  mare  
del   non  conosciuto.

Stella

A  incalcolabile  distanza  c’è 
una  singola  stella  allo  zenit.

Questa  stella  è  Dio,   
la  scopo  dell’uomo, 
in  Lui  l’uomo  giunge  al  riposo, 
verso  di  Lui  procede  il  lungo  viaggio  dell’anima 
dopo  la  morte,
in  Lui  rifulge come  luce  tutto  ciò 
che  l’uomo  riconduce  dal  suo mondo. 

Questo è  il  solo  Dio  che  l’uomo   implora , 
la  preghiera  accresce  la  luce  della  stella , 
proietta  un  ponte  sopra  la  morte , 
prepara  alla   vita     
lenisce  i  desideri  senza  speranza .

Quando  il  mondo   si  raffredda 
la  stella  risplende, 
nulla  c’è  tra  l’uomo  e  Dio , 
per  quanto  l’uomo  possa  distogliere 
gli  occhi  dallo  spettacolo  fiammeggiante.

Qui  l’uomo, 
la   il  Dio , 
qui  debolezza ,
la  il  sole  e  nient’altro  che il  sole.

Preghiera

Come  la  spina difende 
l’immacolato  fiore della  rosa, 
io  impavido cavaliere 
dedicherò  la  mia  vita 
al tuo  servigio.

Angelo volato  in  conforto 
aiutami  a preservare 
la  di  lei  anima 
dal  demone  impuro.

Allevia  questi  dolori,
illumina  la  retta  via  
innalza la  spada     
con  forza  impugna  l’elsa. 

Nessun commento:

Posta un commento