Aiuto
Aiutami ad amarti,
non odiarmi per tutto,
il celo mi sarà testimone della devozione,
della cura dei miei sentimenti.
Dea ispiratrice,
ogni presente piacere,
limbo soave,
sei come salubre aria,
star bene con il poco
che la vita concede.
Se ti perdessi
odierei il mondo,
ma di più me stesso
per l’ottusità,
per non aver capito,
per la lieve entità.
Ma non sarà così,
trapasserò la foschia
che mi circonda
ti sarò sempre vicino.
Pensieri
L’illusione di un attimo,
il pianto di un amore,
il vagito di un neonato,
l’afflizione di un mendicante,
sono istantanee
che ti lasciano esterrefatto
per un infinito attimo.
Ma dopo uomo,
dove si cela la tua coscienza?
basta un pensiero?
uno sguardo fugace?
Un rimorso mal celato?
No…No…No.
Con le tue riflessioni vaghi
nei meandri delle osservazioni
appaghi la tua interiorità
volgi i tuo pensieri ad altro
mondandoli dell’ apatia,
e dell’indifferenza.
Meditazioni
Serri gli occhi
e sogni il tuo mondo,
un mondo fiabesco
fatto di lustrini e jais,
quel mondo effimero per qui
sei disposto a prostituirti l’anima.
Apri la finestra del tuo cuore
riuscirai a vedere la verità,
una verità dissimile dove
tutto è difforme e infame.
Vedrai un mondo
nelle tenebre più fosche ,
folgori che fendono il celo,
il ferrigno delle caligini imperforabili ,
mari tempestosi,
città distrutte, sepolcri divelti,
uomini indotti a spettri .
La fine dell’essere umano.
Uomo medita sulla tu sorte
per poter rivedere il sole.
Giornata
Volgo lo sguardo a oriente,
tra i bagliori del sole nascente,
vedo la tua effigie avvolta
di una luce divina.
Piano piano ti lasci guidare
dalla scia dell’astro
che sempre ti irradia
di sublime splendore.
Quando giungi alla sommità del cielo
la luce è così violenta
che stordisce
impedendo al mio sguardo di notarti.
Ma calando ad occidente
piano piano la tua figura si ricrea,
col procedere del tempo vai a sfumare
in una nube sempre più nera
che la notte divora.
Sereno sorrido al pensiero del domani .
La prima aurora mi racconterà
la tua solenne notte.
Barca
Inclinata da l’onda
ti lasci cullare
dalla lieve brezza,
ancorata alla fonda
per non soccombere
ai violenti marosi
vedi la linea del tuo mare
lontana all’orizzonte.
Limite fra il celo e il mare
fantastichi col tuo incedere cullante
di salpare per terre lontane.
Con la prua che fa rotta
verso il sole
il vento in poppa
ti gai degli sferzanti spruzzi schiumosi
dell’acqua salmastra.
Sorridi allo schiamazzare dei gabbiani,
saluti le rondini,
accarezzi i frangenti
con le tue onde.
Sogni di navigare sul diletto mare
restio di vento,
tenebroso e impervio.
Amico
Cos’è un amico?
E’ un’anima candida,
sola,
che vive in due corpi
in simbiosi con il tuo essere,
non ti fa desiderare
un amico perfetto,
ma un sincero amico.
Gli amici leali
sono come i veri amori,
non vanno cercati,
si trovano
l’unico modo per avere un amico
è essere un amico.
Ti ringrazio di esserci,
per il tempo trascorso,
per i lunghi confronti,
per le discussioni infinite
al limite del contrasto
per le giornate esaltanti,
grazie di essere presente.
Arcobaleno
L’amore è
un terremoto dell’anima,
una rivoluzione dello spirito,
un nubifragio dei sensi.
Quando desideri scorgere l’arcobaleno,
devi soffrire la caligine
di una giornata di pioggia,
l’immane desiderio
di supplica al cielo,
induce l’animo
tuo ad dischiudere alterigia
che in te supina alloggia,
inerte dimora.
L’attimo fatuo arriva risvegliato
da tanta bellezza
di toni cromatici,
aprendo allo spirito tuo
quel mondo continuamente desiderato,
ma da sempre dominato.
Certezze
Mi rendo conto che non avrò
necessità di Santi,
sono dannato,
anche se allorquando mancherò,
andrò in paradiso perché l’inferno
l’ho gia vissuto su questa terra.
Nella polvere e nel fango,
nell’illegale e nella disperazione,
ho trascorso la vita mia.
Trainando un carro troppo pesante ,
vissuto giorno dopo giorno
un’ esistenza tutta in salita
per una strada acciottolata
e sconnessa.
Con le misere forze che dispongo
mi aggrappo a quella flebile fede.
Nella consapevolezza che
il regno dei celi un
di mi accoglierà.
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