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Le mie scritture

venerdì 8 aprile 2011

Poesie 5

Ami

Tu  dici che  ami la  pioggia,
ma  quando  piove 
dischiudi  l’ombrello.
Tu  dici  che ami  il  sole,
ma  allorquando  splende  
cerchi l’ombra.
Tu  dici che  ami  il  vento, 
ma  quando  soffia 
serri  la  porta.
Tu dici  che  ami  il  buio,
ma quando viene  la  sera 
accendi  la  luce.
Tu  dici  che  ami  dormire 
ma  appena  arriva  l’alba 
ti  svegli.
Per questo   mi  preoccupo 
quando  dici  che  mi  ami.

Vecchiaia
                
   Non  smettiamo  di  giocare 
perché  siamo vecchi, 
diventiamo  vecchi   allorché 
smettiamo   di  giocare.
La  rappresentazione tragica 
della  tarda età 
non   sta  nell’essere  vecchi, 
ma  nell’essere  stati  giovani.
La longevità  per  l’essere umano
è una sorta di  degradazione  
del  livello dell’esistenza,
si  rivela  in  esse  un  alveo  pietroso,
melmoso,
simile a sabbia
È necessario  liberarsi
delle  parti peggiori del  passato
                       che vorticano  nella  memoria
                       come  insetti  avidi. 
Sono  solo  antiche  idee  
di qui  non  abbiamo  più bisogno. 
Più  ti  da  disagio  una  impensabile  idea             
più  vecchio   ti  senti.              

 Neve

Lenta,    
sinuosa,
immobile,
la  neve  vacilla   nell’aria 
fino  a  adagiarsi   vasta, 
candida.

Tormentosa  cade, 
avvolge maestose  piante,  
scheletriti alberelli,
candide  vette, 
primordiali cime,  
maestosi  ghiacciai.

Linfa  essenziale  per  la  vita ,                                                                                  
apportatrice  di  energia                                                                                                            
 gaiezza al  cuore                                                                                                                      diffonde 
serenità,                                                                                                        
armonia,                                                                                                                            gaudio.

 Credi
             
 Uomo   
ti offendi per la perdita 
di un’opera d’arte, 
generata da te stesso;
 
E non reagisci
alla distruzione
della natura, 
creata da Dio.

Come puoi reclamare
l’amore dell’Altissimo,
non sai neppure farti amare 
da chi ti è appresso.

Dove è l’empireo infinito, 
la vi è Dio,   
tu uomo devi pensare a Lui
allorché non ne ai bisogno.

Anche se rinunci di amare un Dio,   
che ti a creato imperfetto                                                                                                    
solo per poterti un giorno punire.

 Dipartita

Cosi  osservo  dall’alto 
gli  estremi  istanti 
della  mia ultima  dimora  
su  questa  terra.
Rettifilo  parallelo di  cipressi  
svettanti   come  zagaglie,
retto,
polveroso,  
solitario  è il   tragitto.
Odo  il  brusio  delle  gente,
il  calpestio  dei  passi  
il  caos    composto.
Giunto  è   l’approdo  eterno,
sommessamente  percepisco 
il dolore  dei  diletti, 
e nei  pensieri  di  tanti   
quel ingiusto  arbitrato,
egoisti, ipotizzano  in  dovere  di  esprimere.
                          Adesso  eternamente  solo  
desidero considerare   la  morte
come  pace  perenne.
Opportunità per  il  sollievo 
dei  miei  diletti.
        
Giovani
              
                           Piccoli  uomini                                                                       
piccoli  maestri                                                         
presumono  che  sia  da persone 
cortesi dileggiare  tutto ciò 
che  si addice  alla  fede.
Denigrare  i  sui  ministri,
spargere  il  ridicolo   sulla  pietà ,
ritenere  una  debolezza il  fatto 
di  confidare   in  Dio.
Vedere  nell’uomo solo 
una  fiera a  due arti 
che  la  morte  distrugge  
come  gli  altri  animali.
Questi piccoli  uomini dovrebbero
mettersi  alla  prova 
prima  di rivelarsi  spiriti  liberi,                       
per soccombere  
almeno  secondo  i loro principi,
cosi  come  anno  vissuto.
Se  non ne  hanno  la forza 
di  giungere  a tanto,
di  risolversi  a vivere
come  brameranno  morire.

Morte

Si  effonde  assai  del  fantastico
che  è  nell’evidenza,                                                                     
pare  si  tralasci   la  grazia 
più  tenue  che  è  nell’  incerto.

Essere certo 
è  alquanto  concorde  
il  sospetto
intimamente appassionante.

Rimanere  allerta  ecco la  vita,    
essere  lusingato  nella   distensione 
ecco  la  fine.

Cosa  conferiscono  a  quell’uomo
novanta anni
appassiti senza  dare forma  a  niente? 
costui non  è  esistito,
ma si è perso   nella  vita,  
è estinto  tardi, 
ma ha investito a lungo  nel   tempo 
per  morire.
                                                       
  Guerra

Distingui nettamente   nella  contesa 
che  ordine  di  fiera  sia 
un  uomo in  armi, 
sta attuando un  grezzo  
crudele  mestiere, 
si  cede  per utilizzare  potere,    
per  istituire    l’autonomia,   
per  vessarla,   
per  deporre  i  re 
per  preservarli  della  sovranità.

Non  sussistono  gloriosi  uomini d’arme.
La  contesa  non  fa  gloria  a  alcuno .
Di  certo non  sarà il  pacifismo 
becero  che  soverchierà  i contendenti.

Con l’acume  si  trionfa  in  battaglia, 
ma  con  la  fede  si prevalgono  le  contese.

 A  mia  figlia

Oltre il tempestoso mare,   
quello su cui non facemmo rotta, 
la più bella delle stagioni
non ancora sbocciata, 
lo splendore dei nostri momenti
non li abbiamo al momento  vissuti. 

E ciò che vorrei confidarti 
di più sublime  
non te l’ho tuttora narrato.

Io non ti amo
poiché sei  stupenda, 
ma perché sei
la mia bambina, 
adorabile e  unica.

Hai qualcosa
che gli altri non hanno   
che nessuno
riuscirà  a percepire

Vivere

Vivere senza patria 
e senza Dio, 
ecco di cosa mi affliggo
nel turbinio del mio intelletto, 
lampi e dardi scagliati
dalla potestà dai demoni 
che in me dimorano.

Angelo,
messaggero divino 
che presso di me ti poni,  
confidami il sapere tuo, 
illumina il tragitto
che ancora devo peregrinare.
 
Il sentiero che rimane,  
l’erta che mi condurrà 
su pascoli solenni
dove tutto è 
assoluto e terso, 


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